Approfondimenti

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Le informazioni riportate in questa sezione del sito sono elaborazioni originali del Dottor Lello Crispini e rispecchiano l'evoluzione sia del pensiero che della tecnica Chiropratica sviluppata in oltre 30 anni di attività ed espereienza professionale su decine di migliaia di pazienti curati.

ATTENZIONE: le informazioni riportate in questa sezione hanno carattere puramente divulgativo e non sostituiscono la consulenza del Dottor Lello Crispini. Eventuali decisioni prese dai visitatori di questo sito, sulla base delle informazioni e dei dati qui forniti sono assunte in piena autonomia decisionale ed a proprio rischio.

Tecnica Diagnostica e Terapeutica

Problemi posturali / disfunzionali ascendenti, discendenti, misti.
Lo squilibrio della colonna vertebrale che caratterizza un atteggiamento viziato in tutto il corpo è la conseguenza di molti fattori.
Vi sono fattori sistemici come l’età, l’obesità, l’influenza genetica, i dismetabolismi, ecc.; vi sono alcune patologie proprie del rachide, idiopatiche (scoliosi) o acquisite (esiti di traumi, artrosi gravi ecc.), ma le cause più frequenti sono gli squilibri muscolari su base funzionale.

Escludiamo l’atteggiamento muscolo-scheletrico scorretto di chi conduce una vita troppo sedentaria, con posizioni viziate di lavoro mantenute per troppo tempo e senza un minimo di esercizio muscolare o di attività atletica, per focalizzare l’attenzione sull’individuo che non presenta una patologia specifica sistemica o organica, che ha un normale sviluppo muscolo-scheletrico e che ha effettuato i comuni esami di laboratorio, radiografici ecc. con esito negativo.

L'iter diagnostico

La prima visita kinesiologica ha lo scopo di valutare la postura del paziente e la funzionalità di tutto l’apparato biomeccanico. Essa si articola come segue:

  • Una anamnesi clinica esauriente;
  • Una valutazione biomeccanica attraverso test muscolari specifici ed una verifica posturale allo scoliosimetro;
  • Eventuale esame radiologico in ortostatismo della colonna in toto sia in antero -posteriore che in laterale per visionare eventuali patologie osteoarticolari e deviazioni del rachide/bacino;
  • Eventuale esame strumentale dell’appoggio dei piedi sia in statica che in dinamica con particolari apparecchiature elettroniche che permettono di valutare la dinamica di appoggio ed eventuali difetti (piattismo, pronatismo ecc. ecc.), non tollerati dal sistema;
  • Eventuale esame della funzionalità muscolare dell’ apparato stomatognatico mediante test muscolari specifici per evidenziare eventuali mal occlusioni non tollerate del sistema;
  • Eventuale verifica dell’apparato visivo per evidenziare i difetti nella convergenza e focalizzazione oculare non tollerati dal Sistema.

L'ipotesi funzionale

Il rapporto dentatura postura risale all'ontogenesi dell'uomo bipede: il quadrupede ha una mandibola molto prominente anteriormente rispetto al cranio e poderosi muscoli estensori del collo rispetto ai flessori che sono deboli perché usa la bocca come arma e come mezzo di trasporto delle prede oltre che per mangiare.

Per il bipede, l'aver potuto liberare mani e braccia dall'appoggio a terra ha determinato una serie di modificazioni: in primis l'adattamento alla forza di gravità. La funzione di presa e di offesa è passata alle mani: la bocca ha conservato ovviamente la funzione masticatoria ma ha acquistato una nuova funzione: quella di appoggio prioricettivo delle due arcate dentarie in sostituzione dell' appoggio esterocettivo delle due ex-zampe anteriori.

La neurologia

Si può affermare che il corpo umano funziona con uno schema già predeterminato da una memoria neurologica innata per quanto riguarda tutta la gamma delle funzioni essenziali chiamate automatiche (la deambulazione sincronizzata, la deglutizione, la respirazione, la focalizzazione visiva) e poi con uno schema di esperienze acquisite nel corso della vita (memoria educata) per tutta la gamma di funzioni strettamente volontarie o memorizzate volontariamente (es. saper suonare il piano, danzare o giocare a tennis).

I problemi sorgono quando una funzione educata o acquisita interferisce per un lungo periodo con una funzione innata (Es.: se si frattura un piede e per qualche mese si porta il gesso e per gli altri mesi si rieduca l'arto ad una funzione adeguata, la memorizzazione acquisita di una deambulazione disincronizzata, non è più compatibile con la memoria innata della deambulazione sincronizzata, quindi nel tempo le risposte funzionali del corpo saranno disorganizzati per il sistema, anche quando il piede sarà ritenuto guarito !).

La Filosofia

Il corpo umano è considerato come un'organizzazione funzionale interdipendente (concetto olistico) controllato continuamente dalla regia del Sistema Nervoso che garantisce l'adeguata funzionalità, l'integrità e la durata nel tempo di tutto il sistema secondo un'Intelligenza innata che è l'espressione di quella intelligenza universale che gestisce tutto l' universo!

Per descrivere veramente in quattro parole da che cosa dipende lo stato di salute del corpo, possiamo usare come simbolo un triangolo equilatero e collocare ai rispettivi tre lati il perfetto funzionamento dei tre elementi che lo compongono, e che sono interdipendenti, cioè: la struttura (ossa - muscoli - legamenti ecc.); la biochimica ( la capacità omeostatica del fluido extracellulare e organi preposti ); la psiche.

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Il compito primario del chiropratico è quello di individuare con opportune valutazioni sia cliniche che strumentali, l'alterazione della posizione e del movimento dei corpi vertebrali, del bacino e di eventuali articolazioni periferiche.
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