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La prima visita kinesiologica ha lo scopo di valutare la postura del paziente e la funzionalità di tutto l’apparato biomeccanico. Essa si articola come segue:

I test di resistenza muscolare sono lo strumento chiave di tutta la metodica kinesiologica. Conoscendo alla perfezione (inserzione, origine, azione, innervazione ecc.) di tutti i muscoli posturali più importanti e con un’ adeguata esperienza nell’effettuare i test, è possibile capire quali muscoli hanno minore resistenza del proprio omologo contro laterale e tracciare quindi una mappa dello squilibrio biomeccanico del paziente.

Se ad esempio il muscolo pettorale di destra fosse più debole del sinistro e il muscolo psoas di sinistra più contratto del destro, il paziente avrebbe una deambulazione dissincronizzata poiché l’asse sinistro/destro sarebbe sbilanciato rispetto all'asse destro/sinistro.

Se da una successiva verifica dei recettori biomeccanici risultasse che l’afferenza viziata origina da un ponte dentale non preciso (intercuspidazione non corretta) nell’arcata destra della dentatura, solo con un’adeguata correzione del ponte (bilanciamento) ed una correzione specifica delle vertebre cervicali e del bacino, il pettorale destro ed il quadricipite di sinistra riacquisteranno ugual forza dei loro contro laterali e la deambulazione ritornerà sincronizzata.

Anche la lombalgia sinistra o la cervicalgia destra del paziente scomparirà se erano quelli i sintomi per cui il paziente era giunto alle cure kinesiologiche.
La manipolazione specifica Chiropratica è sempre essenziale ed ancor più indicata se la citata disfunzione, protratta nel tempo, avesse creato un’ inclinazione di un emibacino o rotazioni delle vertebre.

Per concludere, le funzioni muscolari che secondo questa metodica sono indispensabili per una corretta postura, una funzione biomeccanica adeguata, ed indirettamente per un buon equilibrio biochimico e psichico, sono:

Le AFFERENZE che partono quindi dai piedi, dai contatti dentali e dagli stimoli visivi debbono sempre essere rispondenti alla memoria neurologica innata e successivamente maturata "in corporee" nei primi anni di vita (da O anni allo sviluppo).
Eventuali afferenze viziate che si verifichino durante la vita in tali distretti, se non tollerati dal sistema, andranno corrette, prima con adeguate manovre chiropratiche e, se del caso,  rispettivamente con particolari plantari, con adeguati lavori dentali e con adeguate lenti.

La persona che riesce a trascorrere l’intero arco della vita con funzioni biomeccaniche date da afferenze le più vicine possibili alla memoria neurologica innata primaria e con un compenso posturale tollerato dal suo sistema, sarà una persona con molto meno rischi di patologie articolari gravi.

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